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Non c’è programmazione sanitaria senza dati solidi e aggiornati: gli indicatori del 2023 del Nuovo sistema di garanzia (NSG) per la Toscana

In periodi in cui le risorse da investire per rispondere ai bisogni di cura e assistenza sono scarse, la programmazione sanitaria diventa fondamentale per la tenuta del sistema. Ma perché la programmazione sia efficiente ed efficace è necessario che si basi su informazioni solide, tempestive e che riflettano la variabilità territoriale.

Livelli essenziali di assistenza, i risultati del Nuovo sistema di garanzia 2022

Sono stati presentati nel corso dell’evento tenutosi il 15 luglio al Ministero della salute i risultati del monitoraggio dei Livelli essenziali di assistenza sanitaria (LEA) per l’anno 2022 attraverso il Nuovo sistema di garanzia (NSG), lo strumento con cui il Ministero monitora e assicura a tutti i cittadini italiani che l’erogazione dei LEA avvenga in condizioni di qualità, appropriatezza ed equità.

L’attività chirurgica e i tempi di attesa per gli interventi programmati risentono ancora dell’effetto della pandemia?

Come in tutte le attività umane, l’attività chirurgica degli ospedali della Toscana ha risentito drammaticamente della riduzione di operatività imposti dalla pandemia.

Sanità di genere in Toscana: scoprendo le disparità attraverso gli indicatori core del Nuovo sistema di garanzia

Nel panorama in continua evoluzione della sanità italiana, l'introduzione del  Nuovo sistema di garanzia  (NSG) con il DM 12 marzo 2019, con i suoi 88 indicatori, distinti in tre macroaree (prevenzione, assistenza distrettuale, e assistenza ospedaliera), ha catturato l'attenzione di esperti, operatori sanitari e cittadini. Questo sistema, si propone di migliorare le modalità di monitoraggio dei Livelli essenziali di assistenza (LEA), ovvero quell’insieme di servizi considerati essenziali per garantire qualità, accessibilità, ed equità nell’erogazione dei servizi sanitari nel paese.

La Toscana attraverso il periodo pandemico. Una lettura aggiornata al 2022 dei dati del Nuovo sistema di garanzia

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"La lettura dei risultati dell’anno 2021 per le tre macro-aree di assistenza evidenzia, relativamente agli indicatori CORE, ancora diverse criticità attribuibili, in parte, all’evento pandemico". 
Questo giudizio è quanto si legge nella relazione sui risultati del 2021[1] [2], pubblicata a maggio 2023 dal Ministero della salute sul Nuovo sistema di garanzia, lo strumento attraverso il quale il Governo monitora che l’erogazione dei servizi compresi nei livelli essenziali di assistenza (LEA) avvenga in condizioni di qualità, appropriatezza ed uniformità. È stato introdotto nel 2000 in occasione del decreto legislativo istitutivo del “federalismo fiscale” (dlgs. 56/2000) ed è stato reso operativo attraverso il decreto ministeriale 12 dicembre 2001 che definiva un set di circa 100 indicatori, individuati sulla base delle fonti informative allora disponibili e le conoscenze in materia.

Gli effetti della pandemia da Covid-19 sugli accessi in Pronto soccorso: aggiornamento al 2022

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A fine dicembre 2021 e nei primi sette mesi del 2022 si è assistito ad un’alta diffusione dell’infezione SARS-CoV-2, sia a livello nazionale che regionale. A causa dell’elevata contagiosità della variante prevalente (Omicron BA.2 nei primi tre mesi del 2022 e quindi Omicron BA.5), il numero dei contagi è salito a livelli record: nei primi quindici giorni del 2022 sono 12.600 i casi positivi giornalieri notificati in Toscana, con una punta di quasi 19.000 casi in un giorno, febbraio e marzo  caratterizzati da più di 4.100 notifiche giornaliere, così anche luglio.

Chirurgia oncologica in Toscana: volumi di interventi e tempi di attesa 2022

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Le stime per il 2022 di incidenza dei tumori per l’Italia indicano un aumento assoluto dei tumori, in gran parte legato all'invecchiamento della popolazione. In Toscana, nel 2022 i volumi della chirurgia oncologica hanno superato complessivamente i livelli erogati nel negli anni precedenti, compresi quelli del 2019.

Come ha risposto il sistema sanitario alle necessità dei pazienti non-covid-19? Aggiornamento al primo semestre 2022

La cura e assistenza dei pazienti con infezione da Sars-Cov2 ha reso necessaria un’improvvisa riorganizzazione delle strutture sanitarie per far fronte a questi nuovi malati. Inoltre, la pandemia ha avuto un grande impatto su molti aspetti della nostra vita, in particolare sul modo di accedere ai servizi sanitari.

La gestione delle malattie croniche in Italia e in Toscana nel periodo 2015-19 secondo gli indicatori del nuovo Sistema di garanzia

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    Ministero della salute, Il nuovo Sistema di garanzia (NSG)



 Indice

› Materiali e metodi

 Risultati
› Conclusioni


Il nuovo Sistema di garanzia (NSG), operativo dal 1 gennaio 2020, “è lo strumento che consente, con le numerose informazioni ad oggi disponibili sul nuovo Sistema informativo sanitario (NSIS), di misurare secondo le dimensioni dell'equità, dell'efficacia, e della appropriatezza che tutti i cittadini italiani ricevano le cure e le prestazioni rientranti nei Livelli essenziali di assistenza (LEA)”.

Effetto pandemia. I Livelli essenziali di assistenza in Toscana tra il 2019 e il 2021

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Le prestazioni LEA in Toscana prima della pandemia

Il primo gennaio 2020, mentre in Cina le autorità disponevano la chiusura del mercato di Wuhan e l'isolamento di coloro che presentavano segni e sintomi dell'infezione dal nuovo coronavirus, in Italia entrava in vigore il Nuovo sistema di garanzia (NSG), che avrebbe sostituito la vecchia griglia per valutare gli adempimenti regionali dei Livelli essenziali di assistenza (LEA) a partire dai dati del 2020. Sei mesi dopo, il 6 di giugno, il Ministero della salute rendeva pubblici i dati della sperimentazione, condotta nel corso del 2019, del calcolo dei nuovi indicatori proposto dal NSG, testando la nuova metodologia sui dati del 2017, e predisponendo le basi informative sanitarie al loro calcolo.

Gli anni della pandemia da Covid-19: effetti sugli accessi al Pronto soccorso in Regione Toscana

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Da oltre due anni la pandemia da SARS-CoV-2 sta mettendo alla prova i sistemi sanitari a livello globale. Se durante il 2020 la tenuta dei servizi di emergenza è stata fortemente minacciata, gli incredibili successi nella messa a punto di vaccini efficaci contro la malattia severa hanno garantito nel corso del 2021 la tenuta dell’organizzazione in gran parte dei paesi industrializzati, Italia compresa. In questi due anni, peraltro, i servizi di emergenza-urgenza sono stati sottoposti a modifiche organizzative per rispondere alle nuove esigenze emergenti e abbiamo assistito a cambiamenti nelle dinamiche e nei volumi degli accessi in Pronto soccorso (PS).

Gli effetti indiretti della pandemia da Covid-19 sugli ospedali: aggiornamento primo semestre 2021

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La rete ospedaliera si è dovuta rapidamente adattare alla situazione emergente descritta nei precedenti capitoli, in seguito all’ordinanza del presidente della Giunta regionale n°8, emanata il 6 marzo 2020, con cinque giorni di anticipo rispetto alla dichiarazione di stato pandemico dell’Organizzazione mondiale della sanità (11 marzo 2020).

Gli effetti di Covid-19 sugli accessi sul pronto soccorso nel primo anno pandemico

La pandemia di Covid-19 ha comportato innumerevoli cambiamenti nella gestione della sanità, nell’economia, negli stili di vita e nelle abitudini delle persone. Si è intervenuti con l’introduzione del distanziamento fisico o "sociale", dei dispositivi di protezione individuale e periodi di lockdown più o meno stringenti. Questi elementi, insieme al timore di contrarre infezioni, ha limitato l’accesso alle prestazioni da parte dei cittadini.

I Livelli essenziali di assistenza (LEA) in Toscana: il 2019 (anno zero) e il primo anno della pandemia

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Il 2019 è l’anno che ha preceduto la più grande crisi sanitaria, sociale ed economica verificatasi dopo la Seconda Guerra Mondiale. Riflettere adesso sulle valutazioni relative a quel periodo, per l’intero Paese serve, eccome se serve! Probabilmente dovremo reinterpretare quegli indicatori, aggiungerne altri e introdurre nuove dimensioni della qualità. Consideriamo il 2019 come “l’anno zero”.

Gli effetti di Covid-19 sul Pronto soccorso. Aggiornamento luglio 2020

Gli accessi al Pronto soccorso (PS) da gennaio a luglio 2020 in Toscana sono stati 595.711, in media 2.796 accessi al giorno contro una media di 4.251 osservati nello stesso periodo del biennio precedente quando il dato medio di periodo era 901.316.

Come è cambiato l’ictus in Toscana durante il lockdown

Con l’avvento della pandemia il sistema sanitario ha dovuto rivedere drasticamente l’organizzazione della propria offerta riducendo o chiudendo alcune attività e incrementando e riconvertendo altre, al fine di assistere al meglio i pazienti affetti da COVID-19 mitigando la diffusione del virus e garantire l’assistenza a tutte quelle patologie la cui diagnosi e cura è indifferibile.

Come è cambiata in Toscana l’assistenza a patologie cardiologiche durante il lockdown

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    box sezione tematica nuovo coronavirus

È oramai assodato che la pandemia di Covid-19 sta avendo anche un effetto indiretto sulla salute delle persone e in particolare sul ricorso a prestazioni di cura e assistenza. Infatti la repentina riorganizzazione dei servizi sanitari messa in atto tra fine febbraio e inizio marzo, necessaria per affrontare il dilagare della pandemia, ha completamente modificato l’offerta di servizi comportando un rischio per la popolazione di ritardi nella diagnosi (tra cui la sospensione temporanea degli screening), nella continuità delle terapie e nella presa in carico di bisogni di cura (come la sospensione dell’attività chirurgica differibile).

Gli effetti di Covid-19 sul Pronto soccorso

In seguito all’epidemia da Covid-19 il Sistema sanitario nazionale ha dovuto affrontare un aumento delle richieste di servizi in emergenza e terapia intensiva tale da tale da far presupporre il superamento delle proprie capacità.

Dove vanno i pazienti con malattie rare per farsi curare? Un algoritmo dell'ARS individua i centri principali

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Nell’Unione europea, secondo la definizione adottata dal Programma di azione comunitaria per le malattie rare (1999-2003), una malattia è considerata “rara” se colpisce non più di 5 abitanti su 10.000. Per la maggior parte di tali malattie ancora oggi non esiste una cura efficace, ma trattamenti appropriati possono migliorare la qualità e la durata della vita.