I ricoveri per Covid-19 in Toscana. Prime analisi

a cura di: F.Gemmi, L.Bachini, S.Forni


Il numero totale di ricoverati per Covid-19 in Toscana, secondo le prime informazioni ottenute dal flusso delle schede di dimissione (SDO), al 15 maggio 2020 è di 3.013 pazienti. Sappiamo che il dato è sottostimato perché a quella data erano ancora presenti in ospedale 253 ricoverati (191 in area medica e 62 in terapia intensiva) le cui schede di dimissione perverranno con i prossimi invii. Il quantitativo di schede raccolte rappresenta un campione molto significativo (90% dei ricoveri) su cui si possono fare osservazioni importanti.

Il numero giornaliero di nuovi ricoveri è salito rapidamente fino a raggiungere un picco il 21 marzo, con 131 ricoveri in un solo giorno. Il numero di nuovi ricoveri permane molto alto anche nei giorni seguenti, ed è per questo che i pazienti presenti (nuovi ammessi + già ricoverati) continueranno a salire ancora per tutto il mese di marzo, come risulta daI precedenti rapporti ARS.  Successivamente la curva inizia a scendere, seguendo l’andamento dei contagi.

Figura 1. Ricoveri giornalieri per Covid-19 in Toscana (nuovi ricoveri e media mobile di tre giorni, fonte SDO).
fig 1
Le ammissioni del periodo sono state 2.035 in marzo (67%), 916 in aprile (30%), mentre nella prima metà di maggio risultano per ora 47 casi (dato ancora incompleto); nell’ultima settimana di febbraio ci sono stati 16 ricoveri.

La figura 2 rappresenta la distribuzione dei ricoveri per ospedale. Il 60% dei ricoveri si è avuto nell’area vasta centrale, per la maggior parte a Careggi (12% del totale regionale e 20% dell’area vasta), a Pistoia (10% totale; 16% area vasta), a Santa Maria Annunziata (9% totale; 15% area vasta) e Prato (7% totale; 11% area vasta). L’area vasta nord ovest ha avuto il 30% dei ricoveri regionali, principalmente al Nuovo Ospedale delle Apuane di Massa (9% totale; 30% area vasta), AOU Pisana (8% totale; 27% area vasta), Lucca (4% totale; 14% area vasta) e Livorno (4% totale; 13% area vasta). Coerentemente con l’incidenza dei casi, l’area vasta sud est ha avuto il 9% dei ricoveri, principalmente ad Arezzo (4% totale; 47% area vasta), Grosseto (3% totale; 30% area vasta) e AO Senese (2% totale; 18% area vasta).

Figura 2. Distribuzione dei ricoveri per Covid-19 per ospedale.
fig 2
In base alle schede di dimissione raccolte, i pazienti che hanno avuto necessità di assistenza in terapia intensiva sono stati 518, corrispondenti al 17,2% del totale: questa percentuale è destinata a aumentare con l’aggiunta dei pazienti che ancora dovevano essere dimessi alla data del 15 maggio 2020. I deceduti in ospedale sono stati 703, corrispondenti al 23% dei ricoverati. Tra i ricoverati di marzo la percentuale di decessi in ospedale è stata del 23% (467 casi), in aprile 25% (226 casi).

Si individuano 5 traiettorie di ricovero, in base all’intensità di assistenza necessaria (vedi Figura 3).
  • Traiettoria A. E' la più comune ed è rappresentata da pazienti ricoverati in condizioni non critiche in reparti di area medica, e che durante il ricovero non presentano aggravamento delle condizioni, tale da richiedere il trasferimento in terapia intensiva. Questa tipologia di pazienti rappresenta l’83% della casistica di ricovero, hanno una degenza media di 12 giorni con ampia variabilità (variazione standard: 8,5 giorni). L’età media è 71 anni e la mortalità intraospedaliera è del 20%.
  • Traiettoria B. La seconda traiettoria di ricovero per frequenza è quella rappresentata da pazienti ammessi in condizioni non critiche, che si aggravano durante il ricovero e pertanto necessitano di trasferimento in reparto intensivo, poi al termine della fase di ricovero in intensiva rientrano di nuovo in area medica. Rappresentano il 6% dei pazienti (171 casi), con 12 giorni di degenza media (±9,1), hanno età media di 64 anni e una mortalità intraospedaliera del 5,3%.
  • Traiettoria C. E' costituita da pazienti ammessi in condizioni non critiche, che si aggravano durante il ricovero, necessitano di trasferimento in reparto intensivo e non rientrano più in area medica. Questi pazienti sono il 5% della casistica (154 casi), hanno una degenza media di 13 giorni (±11,7), età media di 71 anni e una mortalità intraospedaliera altissima, del 70,1%.
  • Traiettoria D. Al quarto gruppo di pazienti appartiene il 3,5% della casistica (114 casi). Si tratta di pazienti critici già all’ammissione e che permangono tali per tutto il ricovero. La degenza media è 14 giorni (±12,6), età media di 70 anni e, come i pazienti precedenti, altissima mortalità intraospedaliera (64,9%).
  • Traiettoria E. L’ultima tipologia in ordine di frequenza è rappresentata da pazienti critici all’ammissione, ma che poi migliorano e vengono trasferiti in area medica. Questi pazienti rappresentano il 2,5% della casistica (79 casi), hanno una degenza media di 12 giorni (±11,4) età media di 63 anni e mortalità intraospedaliera di 7,6%.

La differenza della mortalità intraospedalera tra i gruppi è statisticamente significativa (p value 0,000). 

Figura 3. Traiettorie di ricovero osservate in base all’intensità di assistenza prestata.
fig 3
Nonostante la durata media della degenza sia simile per tutte le tipologie di ricovero osservate, in ogni traiettoria la variabilità riscontrata è molto ampia. I grafici della Figura 4 mostrano per le due traiettorie di ricovero più frequenti (A, pazienti non critici e B pazienti non critici – critici – non critici) una concentrazione delle degenze di durata di 7 – 12 giorni, mentre per gli altri gruppi di pazienti non si riconosce deciso andamento.

Figura 4. Distribuzione della durata di degenza per le diverse traiettorie di ricovero (numero di casi e media mobile di tre giorni).
fig 4a
fig 4b
fig 4c
fig 4d
fig 4e
La mortalità intraospedaliera differisce parecchio nei diversi gruppi di pazienti, com’è atteso, è molto maggiore per i pazienti che terminano il ricovero in terapia intensiva. La mediana della degenza dei dimessi è 11 giorni, contro gli 8 giorni dei deceduti in ospedale (p value 0.000). Il 75% dei dimessi ha una degenza minore o uguale di 19 giorni, con valori massimi tra 7 e 10 giorni, mentre per il 75% dei decessi la degenza è 14 giorni e la numerosità dei pazienti deceduti si riduce gradualmente fin dai primi giorni (vedi Figura 5).

Figura 5. Distribuzione della durata di degenza fra i dimessi e i deceduti in ospedale (numero di casi e media mobile di tre giorni).
fig 5
Questa analisi si basa su informazioni preliminari, disponibili in questo momento; è possibile che con le dimissioni dei casi ancora ricoverati al 15 giugno 2020 si modifichino sia gli indicatori relativi alla durata delle degenze che quelli relativi alla mortalità, sia i rapporti percentuali tra le traiettorie di ricovero individuate.

A cura di: Fabrizio Gemmi, Letizia Bachini, Silvia Forni - ARS Toscana



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